Ecomuseo delle Madonie, finanziamenti e progetti per il territorio

18 Novembre 2021
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Le Madonie continuano a renderci orgogliosi per la loro inestimabile ricchezza culturale e paesaggistica, portando in alto il nostro Ecomuseo.

L’Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, ha deciso di finanziare un progetto che coinvolge ben otto realtà museali del territorio. 15mila euro destinati all’individuazione del patrimonio materiale e immateriale che meglio descrive l’identità culturale della comunità madonita.

Ecomuseo: le realtà aderenti

Le otto realtà museali aderenti che realizzeranno il piano di lavoro sono: il Museo Civico “A. Collisani” (Petralia Sottana), Museo Civico, Castello dei Ventimiglia (Castelbuono), Museo Civico “Don Giuseppe Guarnieri” (Caltavuturo), Museo Civico (Castellana Sicula), Museo Civico “S. Naselli” (Gangi), Museo delle Madonie MUSeBArch (Geraci Siculo), Museo Trame di Filo (Isnello) e Museo della Manna (Pollina).

Le fasi del progetto

In questi Comuni, saranno avviate le iniziative previste dal progetto che si articolerà in quattro fasi. La prima sarà dedicata alla riflessione con la raccolta di idee e pensieri delle comunità, che saranno volontariamente raccolte in contenitori installati nei comuni coinvolti. La seconda fase di formazione e informazione prevede l’organizzazione di una serie di incontri con gli operatori comunali dei settori scuola, cultura e servizi sociali, per verificare quanto già acquisito ed organizzare ulteriori materiali ed argomenti di diffusione. Gli incontri verteranno, oltre che sulle nuove informazioni di carattere tecnico, sulla disamina più puntuale di documenti tangibili e noti quali la “Convenzione di Faro”, la “Agenda 2030”, la “Carta Icom del Paesaggio”. La terza fase è quella dell’animazione e delle proposte. Questa fase, al centro dell’attività eco-museale, farà da raccordo tra tutti i portatori di interessi ed è caratterizzata da narrazioni che coinvolgono le scuole, i centri anziani, le associazioni, i luoghi della cultura e della tradizione, i beni materiali ed immateriali, i tesori viventi ecc.. Infine, la quarta fase è dedicata alla rilettura delle idee, proposte e richieste che sono arrivate dalle comunità.

Tutto ciò consentirà di rafforzare l’omogeneità culturale, geografica e paesaggistica, del territorio coinvolto creando delle sinergie sempre più forti tra i musei e il territorio.