Misure restrittive? Un’occasione per riscoprire il trekking nelle nostre montagne!

26 Ottobre 2020
Tour di gruppo

Le nuove misure restrittive vietano gli sport al chiuso ma non le attività all’aperto. L’aria sana dei boschi non sarà la cura ma è sicuramente la migliore occasione per avere una valvola di sfogo. Di seguito un’analisi attenta di trekking.it sulle nuove restrizioni e sulle attività consentite

Il nuovo DPCM

Nel corso della conferenza stampa di ieri, il Premier Conte ha presentato le nuove misure che prevedono una nuova stretta per molte attività. Ferme le palestre, i centri sportivi e benessere, lo sport amatoriale e di contatto oltre ai cinema e teatri. Si potranno continuare ad allenare solo gli atleti professionisti e quelli impegnati in competizioni riconosciute dal CONI d’interesse nazionale.

Stessa decisione anche per gli eventi e le competizioni sportive, tutti sospesi tranne quelli professionistici e dilettantistici riconosciuti  dal CONI di interesse nazionale

L’attività motoria: il trekking e l’outdoor rimangono consentiti

Il Decreto però consente espressamente l’attività motoria e sportiva di base svolta all’aria aperta, anche presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sempre nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e con il divieto di assembramento.

Pertanto possono ancora praticarsi il trekking, la mountain bike e le altre attività outdoor purché si rispetti sempre il distanziamento interpersonale di un metro e si evitino assembramenti.

Il precedente Decreto del Presidente del Consiglio e la successiva circolare del Ministero dell’Interno avevano inoltre chiarito la possibilità di svolgere queste attività senza indossare la mascherina purché sia possibile mantenere la distanza di almeno un metro in modo continuativo.

Unica eccezione per lo sci alpino, infatti rimarranno chiusi per tutto il mese di novembre gli impianti sciistici, eccezion fatta per quelli necessari all’allenamento e alle competizioni degli atleti professionisti.

Trekking sì, ma consigliato solo nella propria regione

La norme in vigore da oggi però sconsigliano, in generale, gli spostamenti con mezzi pubblici e privati, eccezion fatta per quelli con finalità di lavoro, studio e salute.

La disposizione non impone alcun divieto, ma sconsiglia con forza spostamenti sul territorio nazionale per motivi di viaggio e turismo. In quest’ultima categoria rientrano quindi anche il trekking e le attività outdoor.

I Governatori di diverse Regioni hanno chiesto al Governo la possibilità di rivedere alcune disposizioni, per adattarle allo specifico contesto territoriale, è possibile quindi che nel corso della settimana intervengano nuove disposizioni regionali.

In ogni caso, come disposto dal Decreto del 18 Novembre, ai Governatori non è più consentito disporre provvedimenti meno rigidi di quelli governativi, a meno che non ci sia l’accordo con l’esecutivo.”

Fonte: Trekking.it

Foto: Francesco Bencivinni